Come ottenere il divorzio breve

Come ottenere il divorzio breve

Cos'è il divorzio breve?

Il divorzio breve è stato introdotto dalla Legge n. 55 del 6/05/2015, questa legge prevede tempi più rapidi, rispetto ai tre anni previsti dalla precedente normativa, per porre fine al matrimonio.

In particolare è ora possibile chiedere il divorzio dopo 6 mesi dall'avvenuta separazione oppure dopo 12 mesi se la separazione è stata giudiziaria.

I suddetti termini decorrono dall'udienza di comparizione dinnanzi al Presidente del Tribunale, se la separazione è stata depositata in tribunale, oppure dalla data di stipula dell'accordo di negoziazione assistita.

Quali sono le procedure per ottenere il divorzio breve?

Per ottenere lo scioglimento del matrimonio sono previste diverse procedure a secondo che vi sia un accordo tra le parti, se vi sono o meno figli e se i coniugi vogliono prevedere accordi di natura patrimoniale.

Vediamo di seguito le varie possibilità.

1) Divorzio in Comune dinnanzi all'ufficiale di stato civile

E' possibile divorziare nel Comune di residenza o nel Comune dove si è celebrato il matrimonio con una spesa di euro 16,00.

E' sempre possibile divorziare in Comune?

E' possibile rivolgersi al Comune per divorziare SOLO nel caso di coppie senza figli oppure di figli oramai maggiorenni ed autosufficienti.

Inoltre non è possibile divorziare in Comune nell'ipotesi in cui la coppia voglia prevedere all'interno dell'accordo trasferimenti di proprietà.

E' utile sapere che è conveniente prevedere all'interno degli accordi di divorzio il trasferimento di proprietà immobiliari in favore di un coniuge in quanto sono esenti da tasse di registro ed imposta di bollo.

Pertanto per beneficiare dell'esenzione dalle tasse sopra indicate i coniugi non potranno divorziare in Comune ma dovranno avvalersi delle procedure sotto indicate al punto 2) e 3) del presente articolo.

2) Divorzio facile o negoziazione assistita

Questo procedimento può essere sempre usato per sciogliere il vincolo del matrimonio.

Il divorzio facile o negoziazione assistita è stata introdotta in Italia dal Decreto Legge n. 132/2014, convertito poi con la Legge n.162/2014.

I coniugi si dovranno rivolgere ad un legale che provvederà a redigere un accordo che

ve

rrà poi depositato in Procura della Repubblica, al fine di ottenere l'autorizzazione o il nulla osta da parte del Procuratore.

Una volta ottenuta la risposta dalla Procura l'avvocato, entro 10 giorni, provvederà ad inviare l'accordo raggiunto all'ufficio Anagrafe del Comune dove si è celebrato il matrimonio.

Questo procedimento evita ai coniugi di comparire dinnanzi al Presidente del Tribunale per un tentativo di conciliazione ed ha l'enorme vantaggio di abbreviare i termini per ottenere il divorzio.

E' infatti possibile ottenere il divorzio mediamente in 30 giorni dal deposito dell'accordo in Tribunale.

3) Divorzio in Tribunale

Il divorzio in Tribunale è possibile sia nel caso di accordo tra coniugi sia nel caso in cui non vi sia accordo.

Il procedimento giudiziario è più lungo rispetto a quelli visti in precedenza ma è senza dubbio più economico rispetto al "divorzio facile" di cui abbiamo parlato al punto 2).

Nel "divozio facile" è necessario avere due legali, uno per coniuge anche se i coniugi sono d'accordo su tutto.

Viceversa dinnanzi al Tribunale è possibile depositare un ricorso congiunto di divorzio con l'assistenza di un univo avvocato.

I tempi per ottenere il divorzio in Tribunale variano a secondo del carico di lavoro dei singoli Giudici incaricati, ma generalmente nell'arco di un anno si riesce ad ottenere il divorzio.