Cosa fare se l'inquilino non paga l'affitto?
La procedura più veloce per liberare l'immobile nel caso di mancato pagamento dei canoni di locazione è lo sfratto per morosità.
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Se l'inquilino non paga i canoni di locazione il proprietario dell'appartamento può attivare una procedura in tribunale per ottenere in breve tempo un provvedimento del giudice che imponga all'inquilino di rilasciare l'immobile libero da cose e persone.
Quale è il procedimento più veloce per liberare la casa dall'inquilino moroso?
E' previsto dal Codice di Procedura Civile un procedimento veloce che consiste nella notifica di uno sfratto per morosità all'inquilino. In particolare è l’Art. 658, 1° comma, c.p.c., che prevede espressamente che, "il locatore può intimare al conduttore lo sfratto, anche in caso di mancato pagamento del canone d’affitto alle scadenze ".
Andrà così notificato all’inquilino un atto nel quale saranno indicati i canoni non pagati con l’invito a comparire dinnanzi al giudice.
Tra il giorno della notificazione all’inquilino dell'intimazione di sfratto e quello dell'udienza davanti al giudice debbono intercorrere termini liberi non minori di venti giorni, pertanto l’udienza verrà fissata dal giudice all’incirca entro un mese dalla comunicazione all’inquilino.
Il Tribunale competente è quello dove si trova l’immobile locato, così come previsto dall’art. 661 codice procedura civile.
Quando si può attivare la procedura di sfratto per morosità?
Per attivare la procedura di sfratto è necessario che vi sia un valido contratto di locazione, registrato all’Agenzia delle Entrate, e che vi sia almeno un canone di locazione non pagato da oltre 20 giorni.
Cosa succede se l’inquilino non compare all’udienza fissata?
Se l’inquilino non compare, o se compare non propone opposizione all’intimazione di sfratto, all’udienza fissata il giudice convaliderà lo sfratto e disporrà con ordinanza, apposta direttamente in calce alla stessa citazione notificata, l’apposizione della formula esecutiva.
Una volta ottenuta la convalida sarà possibile rivolgersi all’ufficiale giudiziario per eseguire materialmente lo sfratto. Verrà quindi notificato un atto di precetto, intimando all’inquilino di liberare l’immobile entro 10 giorni, e se continuerà a rimanere nell’immobile, sarà l’Ufficiale Giudiziario che si recherà nell’abitazione al fine di eseguire lo sfratto. Nel caso di più accessi dell’Ufficiale Giudiziario, senza esisti positivi, lo stesso verrà aiutato dalla forza pubblica.
Cosa può fare il conduttore appena ricevuto lo sfratto per morosità?
Il conduttore può presentarsi, anche senza assistenza di un avvocato, e chiedere il c.d. "termine di grazia", cioè può chiedere un termine per saldare il proprio debito.
A questo punto il giudice assegnerà un termine, che non potrà essere superiore a 90 giorni, rinviando l’udienza a non oltre 10 giorni successivi alla scadenza del termine assegnato per verificare l’integrale pagamento dei canoni scaduti.
Quanto può costare il procedimento per liberare l’immobile dall’inquilino?
Vi sono delle spese iniziali fisse da pagare allo Stato e variano a secondo dell’ammontare del canone annuo (fino ad euro 26000,00 di canone annuo si avrà un contributo iniziale pari ad euro 118,50 oltre ad euro 27,00 per diritti di segreteria) , oltre a questa somma andrà aggiunta la spesa per la notifica dell’atto che è di circa 10,00 euro. A questa somma andranno aggiunte le competenze dell’avvocato che si aggirano intorno ad euro 1200,00.
Questi importi saranno liquidati dal Giudice nella convalida di sfratto e potranno essere recuperati dal proprietario agendo nei confronti dell’inquilino.
Come recuperare gli affitti non pagati
All’interno del procedimento per la convalida dello sfratto si potrà chiedere al Giudice di emettere un decreto ingiuntivo con la quale viene ingiunto all’inquilino di pagare i canoni non versati . Una volta ottenuto il decreto ingiuntivo si potrà attivare la procedura esecutiva per il recupero delle somma.